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La mafia come problema storico anche della Chiesa cattolica non è del tutto risolto, nonostante la scomunica lanciata da Papa Francesco ai mafiosi, la beatificazione di don Puglisi (prima vittima di mafia cui viene riconosciuto il martirio cristiano) e le ripetute prese di posizione dei vescovi italiani. Ma alcune domande restano ancora senza risposta: le organizzazioni criminali di tipo mafioso avrebbero potuto ricoprire un ruolo plurisecolare nella storia meridionale e dell'intera nazione se, oltre alla connivenza di settori dello Stato e di parte consistente delle classi dirigenti locali, non avessero beneficiato del silenzio, della indifferenza, della sottovalutazione e anche del sostegno concreto di parte della Chiesa cattolica e dei suoi fedeli? Come è possibile che una religione antiviolenta sia stata usata come suggello e giustificazione da parte di bande di assassini? La nuova edizione de "I preti e i mafiosi" vuole essere un contributo alla ricostruzione di una verità storica ancora troppo poco indagata, nella consapevolezza che l'abbraccio delle mafie al mondo cattolico è un abbraccio mortale, per la Chiesa e per la stessa democrazia italiana.